È già tardi,
signorina,
Tardi per me :
Il tempo è volato via…
Della speranza mattutina
Ho perso la magia,
Adesso che gli anni
Dietro di me
Si sono fatti
Più numerosi
Dei sogni che ancora m’aspettano.
Credendo di seguire una cometa,
Seguivo solo la scia
Delle mie strane follie.
E così,
Di branca in branca
Sull’albero della vita,
Quanti germogli son rimasti
Speranze vane !
I miei sogni ingialliti
Dai bordi pieghettati
Come vecchi quaderni
Dimenticati
Sugli scaffali dell’infanzia.
Ma come fare
A stare in piedi
Nella sabbia mobile
Del tempo che fugge ?
Nelle erranze di una vita
Falsa ed irreale,
Porto a spasso
I miei sogni addolorati,
Profugo di una guerra
Strana e senza fine
Che non ha mai vincitori
Ma solo vittime,
Che non ha mai vincitore
All’infuori del tempo,
E il tempo si nutrisce
Delle anime travolte
Negli incubi appassionati
Degli uomini traviati
Dalla troppa speranza.
Inciampa il viandante
Nelle radici
Di sogni smarriti
E le stelle bugiarde
Gli dicono di alzarsi a camminare.
Ma chi credi di essere,
Giovinezza mia ?
Qualche ricordo, forse,
Qualche ricordo fosco...
Una foto ingiallita,
Un fiore appassito,
Una speranza fallita,
Un pensiero ferito
Dalle armi
Del tempo che passa
Senza fermarsi
Mai.
Troppo tardi, signorina,
Non si deve cercare l’alba
Nel tramonto,
Non devi cercare la tua alba
Nel mio tramonto.
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